Deny: una introspezione che sa di chiusura, un muro costruito per barricarsi. Un percorso di ricerca, per potersi difendere dalla malattia, ma solo dopo averla conosciuta.

Un progetto che nasce dalla mente e dall’esperienza comune di due giovani musicisti – Luca Bellavita e Mariano Festa, entrambi irpini – che si sospinge negli anni sorretto dalla sete di sperimentazione, da un bisogno di contatto artistico con la vita, di comunicazione sonora delle emozioni.

Un crocevia di esperienze artistiche, culturali e musicali disparate, dal blues rurale afroamericano alla psichedelia seventies, dal punk volgare statunitense alla wave britannica, dal chicago post rock all’ elettronica sperimentale, fino alla psicanalisi, all’arte astratta, alla “musique concrète ”, all’ “amour fou” truffautiano.

Il progetto cresce in Irpinia e in Campania. Oltre trenta date, la produzione di un E.P., le collaborazioni con Mic.Rec. e G.A.rage Records, la condivisione del palco con ...A Toys Orchestra.

Nel 2007 inizia il lavoro discografico grazie alla preziosa collaborazione di Paolo Messere (Silken Barb, Maisie, Ulan Bator, Blessed Child Opera), con una line – up mediamente consolidata che vede Pasquale Tomasetta alle percussioni e Marcello Spinelli al basso elettrico. Il debut album “Sharing Ghosts” vedrà la luce nel dicembre dello stesso anno per Seahorse Recordings, con distribuzione nazionale Goodfellas.

Nel frattempo un nuovo avvicendamento, con al basso Federico Preziosi, prepara la band al tour promozionale dell’inverno – primavera 2008 di presentazione della prima fatica discografica.

Una struttura che ricorda da lontano la rock song viene sconvolta da inserti noises, accelerazioni post punk. Stasi improvvise incoraggiate da tintinnii di glockenspiel e partiture, sfogano in bagliori di violenza inattesi. L’unione sospetta tra melodia e rumore, tra dolcezza e furore.